Per chi ama viaggiare e vedere luoghi diversi, quello dell’autotrasportatore è un mestiere da svolgere in un’atmosfera di quiete, perché si hanno molte ore a disposizione per ascoltare musica, aggiornarsi sulle partite di calcio, ma anche per rimanere da soli e riflettere. Se a questo si aggiunge anche il piacere di trascorrere del tempo alla guida, allora la combinazione è riuscita del tutto.
Oltre ad avere una storia, il mestiere dell’autotrasportatore, ha anche un compito importante all’interno della società, che va svolto seguendo delle regole che spiegheremo in questo articolo.
Prima che fossero promulgati i diritti e, di conseguenza, i sistemi di sicurezza di questo mestiere, l’unica regola che era in vigore era quella relativa alla partenza: un camionista sapeva a che ora partiva ma non sapeva esattamente quando sarebbe tornato a casa.
Le tabelle di marcia dove venivano esplicitate le consegne dei carichi erano piuttosto strette e poco tolleranti ed i limiti di velocità spesso erano infranti per poterla rispettare.
Ad oggi invece, oltre ad una competenza maggiore che viene affermata tramite il raggiungimento delle patenti a seconda che si tratti di un camion semplice oppure di uno con rimorchio, l’autotrasportatore ha ben scandite le ore di guida e di riposo, tramite un crono-tachimetro che non può essere in alcun modo manomesso e che serve per controllare che vengano realmente effettuate le pause che la legge prevede.
Anche l’avvento dei dispositivi GPS garantisce una sicurezza maggiore a chi ricopre questo ruolo: erano più diffusi in passato, i casi di rapine al carico da trasportare lungo il percorso. Oggi un’azienda che si occupa di autotrasporti conosce continuamente la posizione dei suoi addetti mediante lo smartphone oppure il computer, così se dovesse deviare in autonomia oppure sotto obbligo di malintenzionati, l’azienda stessa potrebbe allarmare le forze dell’ordine e comunicare la posizione in cui intervenire.
I limiti di sicurezza sono anche intesi come limiti di velocità che vanno rispettati in maniera precisa e che, oltre ad essere descritti sulla parte del retro del camion stesso, vengono gestiti anche dai cartelli stradali lungo il percorso.
Gli autotrasportatori conducono il camion che viene loro affidato contenente la merce, verso una nuova destinazione in tempi piuttosto prevedibili.
Questo importante ruolo nel commercio non è solo a livello regionale o nazionale, ma coinvolge anche gli scambi internazionali.
La forma della penisola italiana permette che il lavoro di camionista sia particolarmente richiesto, a causa dei lunghi collegamenti fra nord e sud.
Questo implica che, nel caso di svolga il lavoro da autotrasportatore a livello locale, si possa tornare a casa durante le ore della notte per poter usufruire del riposo all’interno delle pareti domestiche.
In altri casi, invece, quando le tratte da compiere sono oggettivamente più lunghe ed implicano percorsi che terminano nel nord Italia oppure in altri Paesi facenti parte dell’Unione Europea, non può avvenire la stessa cosa: gli autotrasportatori si organizzano infatti per trascorrere le ore di riposo notturno in strutture alberghiere oppure, nella maggior parte dei casi, si premuniscono nella propria cabina di strutture per trascorrere lì la notte. Molti autotrasportatori scelgono quest’ultima opzione, perché sono responsabili del carico che trasportano anche nel momento in cui non stanno guidando, fino alla sua consegna effettiva.
Nonostante oggi non vi siano tantissime figure femminili a svolgere questo tipo di lavoro, si prospetta che vi sarà un aumento delle quote rose anche in questo settore, secondo il principio della parità dei diritti effettiva.
I camion, guidati dai propri responsabili e quindi dagli autotrasportatori, possono avere forme e carichi diversi a seconda della tipologia di merce che viene trasportata.
Sarà capitato a chiunque di distinguere il contenuto di un camion o perlomeno di ipotizzarlo, osservandone l’estetica.
Alcuni camion definiti come “telonati”, cioè aventi un telone che ricopre la parte superiore del vano posteriore, possono essere impiegati per il trasporto di residui da cantiere e vengono coperti in quel modo proprio per evitare che polveri o pietre o rimasugli simili posano invadere la carreggiata.
Altri camion con rimorchio evidenziano sul rimorchio stesso la scritta “trasporto animali vivi” ed in questo caso si tratta proprio del trasporto di animali da un luogo ad un altro: in questo caso esplicito si possono intravedere degli oblò per l’areazione del vano, così da consentire agli animali di respirare liberamente. Molto utilizzati sono questi vani per il trasporto su brevi o lunghe tratte di cavalli, ad esempio.
Il trasporto su gomma riguarda anche la maggior parte dei beni alimentari di uso comune: sappiamo anche che vi sono beni deperibili e beni non deperibili. Quelli non deperibili sono quelli che possono essere trasportati a temperatura ambiente da un luogo ad un altro senza che le loro proprietà organolettiche vengano intaccate in qualche modo. I beni deperibili sono quelli che durante il trasporto hanno bisogno di una temperatura controllata ed in questo caso esplicito si utilizzano mezzi con vani refrigerati, cioè contenenti dei frigoriferi in grado di mantenere costante la temperatura della merce trasportata in qualsiasi circostanza.
Queste moderne sotto-categorie di camion sono state pensate proprio per rendere il trasporto della merce e la sua conservazione più sicuri: si immagini ad un carico di latticini trasportato dal sud al nord Italia senza la giusta refrigerazione. Il carico arriverebbe completamente danneggiato e assolutamente non commerciabile.
Quindi, in realtà, tutte queste regole che sono entrate in vigore con l’era moderna e l’aumento della commercializzazione da tutti i punti di vista, aiutano il consumatore ultimo, proteggendolo.
Il compito principale di questa figura professionale è il trasporto di un dato carico da un punto all’altro, i quali possono essere vicini o molto distanti fra loro, implicando quindi una giornata lavorativa tradizionale o più giorni per compiere il viaggio.
Ma i compiti di un autotrasportatore non si limitano solo a questo: la manutenzione ordinaria del camion, quindi il controllo del livello dell’olio, dell’acqua e delle gomme, è a carico di chi usufruisce del mezzo; le infrazioni stradali compiute in consapevolezza o no dall’autotrasportatore sono sue responsabilità, quindi è sempre consigliabile mante nere la velocità e le norme vigenti lungo tutto il percorso.
L’autotrasportatore ha anche dei compiti burocratici: deve, infatti, compilare in modo adeguato e veritiero tutti i documenti di viaggio relativi alla merce che sta trasportando e di cui è responsabile e al percorso da effettuare, compresa la descrizione delle ore di guida e delle ore di riposo.
I sistemi di sicurezza spiegato precedentemente mettono in sicurezza un autotrasportatore da malintenzionati, quindi, nella maggior parte dei casi, avere questo ruolo non è rischioso in tal senso. I veri rischi del mestiere sono infatti legati alla possibilità di rimanere coinvolti in incidenti stradali, che vanno in qualche modo previsti mediante una guida esperienziale ed un rispetto delle regole della strada assoluto.
Altro svantaggio effettivo di adempiere a questi compiti lavorativi, riguarda la possibilità, per chi compie percorsi lunghi, di non tornare sempre a casa a dormire la sera. Per chi ha una famiglia questo aspetto è da considerare come una negatività, poiché il tempo da trascorrere con i propri cari si riduce sistematicamente.
Fra i vantaggi del mestiere si colloca sicuramente il fatto di poter visitare luoghi diversi da quelli di origine, sia che si tratti di percorsi da svolgere a livello nazionale sia per quelli che si concludono in altre nazioni. I paesaggi che si possono osservare, le tipicità locali che si possono vivere, sono entusiasmanti, come fossero avventure sempre nuove pronte a sorprendere colui che si appresta a viverle.
Lo stipendio è da considerare un vantaggio poiché, anche se viene commisurato all’esperienza lavorativa che si ha, è dignitoso e permette di vivere una vita con regolarità e senza grosse preoccupazioni economiche.
Riassumendo si può facilmente dedurre che il mestiere dell’autotrasportatore è fra i più attivi in Italia, proprio perché il trasporto su gomme è uno fra i metodi migliori per la commercializzazione e la promulgazione di beni.
L’autotrasportatore, quindi, è una figura molto importante per il Paese, perché consente che le aziende possano esportare all’interno del territorio nazionale e non solo, ciò che hanno da offrire.
In un Paese come il nostro, che ha diversi prodotti classificati come “eccellenze” e che deve la sua fortuna al commercio, il camionista non è un semplice trasportatore ma il veicolo umano mediante il quale si diffonde una cultura intera.
La tecnologia e l’avanzamento del progresso hanno reso questo mestiere sicuro, nei termini consentiti, affinché possa essere svolto serenamente.
Trasporti Refrigerati Maistro S.R.L.
Via Tiziano Vecellio 17
31021